Il lunedì sono andata a firmare il mio nuovo contratto (1 anno a tempo determinato rinnovabile fino a 36 mesi....il mio PRIMO contratto da dipendente) e sono andata al mio nuovo posto di lavoro: MARTE!
Gli ultimi 10 anni e mezzo della mia vita sono passati a contatto con studenti, tanti vero, ma pur sempre studenti, con tutto quello che porta il lavorare in un posto così: poca formalità.
E tutto ad un tratto mi sono ritrovata a lavorare in un centro di ricerca dove ci sono SOLO professori e ricercatori, a cui si accede con il badge con foto incorporata e che va indossato per il riconoscimento, dove la prima cosa che si incontra è una portineria con portierato in divisa che ti ferma se non ti conosce...insomma...dalla Terra a Marte!
Ho passato la prima settimana con la sensazione di essere tra alieni. Io non conoscevo nessuno ma tutti sapevano chi ero (ovviamente). Il tecnico che sono andata a sostituire ha chiesto il trasferimento quasi 2 anni fa, quindi il mio arrivo era atteso da molti, soprattutto da quelli che non vedevano l'ora di sbolognare tutti i compiti che si erano visti assegnare in mancanza del tecnico in carica! Una tragedia. Il primo fine settimana da lavoratrice volevo mollare...nel vero senso della parola. Non volevo tornare a lavoro, non in quel posto di alieni. Il primo approccio alla struttura mi è stato fatto fare con un tour dell'edificio identico a quello che viene fatto fare agli ospiti del centro: mi sono state raccontate le magnificenze dei risultati delle ricerche fatte in quei luoghi ameni, mi sono state esaltate le peculiarità dei professori che afferiscono al centro, sono stata illuminata sul grado di eccellenza del centro...insomma, sembrava un modo per farmi fuggire.
Ma per fortuna non ho ceduto al primo istinto e dopo quasi 2 mesi le cose vanno mooolto meglio. L'aria che si respira è molto goliardica, soprattutto tra i ricercatori. I professori sono (quasi) tutti molto tranquilli...insomma, c'è molto da lavorare per riemergere dall'anarchia profonda che si è andata radicando per quanto riguarda il mio ambito lavorativo, ma almeno adesso quando vado a lavoro ci vado con il cuore leggero.
...continua
Oltre il "non sentirti in colpa" aggiungerei anche qualcuno che quasi con la forza ti ha costretto a farlo questo concorso (memoria corta)....
RispondiEliminaE' vero...ad ognuno i propri meriti :-D
RispondiEliminaSi fa presto a scorda' le 'ose.....(chiederò all'avvocato la rettifica dell'articolo)
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