sabato 26 maggio 2012

L'onore e l'onere di essere genitori

Divagazione del giorno. Un paio di giorni fa, dopo l'asilo, io ed Erion siamo andati al giardino 'Ccotto (Scotto per chi non parla l'erionese). Come al solito un sacco di mamme, papà, nonni, bambini più grandi e più piccoli, alcuni tranquilli ed altri più agitati...insomma, tutto normale. Siamo andati sullo scivolo e c'era un bimba di circa 5/6 anni. Bellissima...boccoli color miele, occhi verdi, vestita come un maschiaccio...e soprattutto buonissima. Era sullo scivolo, è salito Erion che voleva scendere: lo ha fatto passare e l'ha aiutato a sedersi. Insomma, una bimba di cui non aver paura. Vicino a lei c'era una signora (presumo la nonna) che la guardava giocare. Il pomeriggio continua e dallo scivolo andiamo sulle reti, e poi nella casetta, e poi sull'altalena e via e via. Dopo un po' riesco a sedermi su una panchina e divento il deposito dei sassolini che Erion mi porta con aria trionfale dicendo "tattoooo". E sulla panchina accanto a me ci sono un uomo e una donna che fumano come pazzi. Sono stata lì circa un quarto d'ora e non hanno mai smesso. Per fortuna che eravamo sopra vento. Ad un certo punto l'uomo da una voce e si avvicina la signora di prima con la bimba bellissima. La signora aveva cominciato a fumare e teneva in un braccio la bimba e nell'altro la sigaretta. Arriva lì vicino e la da in braccio al papà, che continua imperterrito a fumare. Si mettono tutti e tre a parlare con la bambina ad altezza fumo di sigaretta. Era immersa in una nuvola di fumo. Io non riuscivo a capire se non se ne erano accorti o se semplicemente non davano peso alla cosa. Sono stata combattuta per un paio di minuti se andare o meno a dirgli qualcosa...poi ho pensato che non era il caso, anche se per quella bambina sono stata un pochino triste.
Ce ne sarebbero migliaia di scene del genere che ho visto negli ultimi 24 mesi.
Mamme che prendono i figli da scuola e che partono sgommando nel piazzale dell'asilo mentre con una mano mandano sms o parlano al cellulare, padri che per essere "divertenti" con gli amici spronano i propri bambini con frasi del tipo "dai, buttalo in terra" o "su, spaccalo se ci riesci". E negozianti che invitano i bimbi con frasi come "se piangi vedrai che mamma te lo compra".
Ho sempre pensato che non esistano cattivi bambini, ma solo cattivi insegnanti di vita. E' vero, ogni persona ha il proprio carattere, la propria indole, quindi due fratelli possono essere distanti in tutto e per tutto nonostante abbiano avuto la stessa educazione e, soprattutto, gli stessi modelli di educazione. Ma se a questo di aggiunge l'incapacità di capire che il proprio atteggiamento, le proprie azioni modellano l'idea di giusto e sbagliato nella testa dei bambini allora diventa veramente un dramma.
Ognuno fa il suo mestiere di genitore come meglio crede, e tutti pensano più o meno di adottare il metodo perfetto.
Io credo di comportarmi nel modo migliore per far crescere Erion socialmente "sano", ma non è ovviamente così. Quando sbrocco alla guida in macchina perché qualcuno non mi ha dato la precedenza, quando "sparlo" di qualcuno in sua presenza o, peggio, prendo in giro qualcuno che non c'è. E poi mille altre piccole cose, che fanno parte della vita di tutti i giorni e quindi inevitabili. Speriamo di non inciampare in errori troppo grossi...oppure che il mio bambino sia così agile da evitarli.

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