venerdì 18 maggio 2012

Controllo in ospedale.

Alle dimissioni dall'ospedale lunedì scorso, ci avevano dato un appuntamento per questa mattina per un controllo delle piastrine. Dovevamo essere lì alle 9:00, ma non ci hanno chiamato prima delle 10:30. Il controllo perfetto. Il prelievo del sangue è stato abbastanza facile e rapido, e i risultati ottimi: dopo 4 giorni sono passate da 28.000/mm3 a 119.000/mm3. Perfetto. Adesso ci hanno dato un altro appuntamento per il 7 giugno, proprio per scrupolo.
In totale siamo stati circa 3 ore in reparto, e mentre eravamo in attesa che ci chiamassero sono passati un sacco di bambini più o meno grandi con varie patologie, diverse molto poco belle. Bambini piccolissimi che fanno terapie pesantissime e che lasciano segni evidenti anche all'esterno, un bimbo "adulto" di soli 12 anni che durante la settimana viene portato da Cecina dalla Pubblica Assistenza, perché la mamma non lo può accompagnare e papà lavora, con tutte le sue borse e carte, fa la terapia e dopo torna a casa sempre "da solo", un altra bambina di 14 mesi che viene portata in braccio su e giù per il reparto dalla mamma e che non può camminare da sola perché è attaccata quasi sempre a una flebo che le accompagna nelle loro passeggiate, e poi un sacco di altri piccoli pazienti, e mai parola fu più azzeccata. Pazienti. Piccoli, meno piccoli, ma quasi tutti con le mascherine che giocano con i dinosauri, con i puzzle e che fanno disegni e scarabocchi. Ma c'è anche chi ti fa tirare un sospiro di sollievo ed arriva lei, una bimba di quasi 5 anni. Le infermiere la vorrebbero abbracciare ma lei non le riconosce: è entrata in ospedale a 5 mesi, è uscita che diceva già le sue prime parole e le prime persone che ha chiamato sono state proprio loro. E la mamma della nuova compagna di giochi di Erion dice "vedere lei ti fa proprio bene al cuore". A vedere questa realtà non possiamo che dire di essere dei privilegiati.

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