martedì 20 marzo 2012

Laboratorio di psicomotricità

Post impegnativo...già lo so. Proviamo.
Ad inizio anno scolastico, durante la presentazione dell'asilo, ci erano state mostrate tutte le sale e le zone del nido riservate ai bambini. La stanza che più mi aveva incuriosito era la stanza di psicomotricità, per gli amici la stanza di psico (che a me fa venire in mente un affresco, vabbè :-D). Ce l'avevano descritta come la stanza dove i bambini possono liberare la propria energia, sia fisica che intellettiva. Avevo deciso che mi sarei documentata su quello che poteva essere, ma poi la cosa mi è passata di mente.

Sono passati diversi mesi, ed oggi pomeriggio avevamo un "incontro genitori bambini". Non ci avevano detto che cosa avremmo fatto, solo di portarci abiti comodi e un paio di calzini.
Inizio dei lavori ore 17:00. Sono andata a prendere Erion, l'ho caricato in macchina e siamo tornati alla stazione a recuperare Marco, e poi di nuovo all'asilo. Eravamo 6 bambini + 8 genitori + 4 educatrici. La "lezione" è iniziata con la maestra che ha raccolto i bambini e li ha invitati ad entrare nella sala di psico, "come facciamo sempre....portate dentro anche mamma e babbo, mi raccomando". Via scarpe (per i genitori) e calzini (per i bimbi) e poi tutti dentro. Ci hanno fatto sedere per terra, con la schieda appoggiata al muro. Nel mezzo alla stanza erano disposti dei blocchi di gommapiuma rivestiti di stoffa impermeabile, tutti colorati, a formare un muretto. La maestra si è messa a parlare a voce molto tranquilla, bassa, rivolgendosi ai bimbi ha ricordato che "qui si gioca bene, non si morde, non si danno le
spinte, non si tolgono i giochi agli amici"...e dopo ha chiesto ai bimbi di far vedere ai genitori come si gioca. Sono partiti in 2, e gli altri a ruota, e si sono buttati sul muro abbattendolo. E' stato bello. Sono impazziti tutti....tutti che correvano, che si buttavano sui mattoncioni, che ricostruivano con l'aiuto delle maestre, colonne colorate immediatamente abbattute. All'inizio noi siamo rimasti un po'...al palo. Poi ci hanno detto che dovevamo andare anche noi e allora tutti a costruire ed abbattere muretti, colonne, ponti. E' stato molto divertente. I bimbi sembravano felicissimi. Sono stati portati altri giochi...palloni, corda, anelli, stoffe, tutto coloratisismo. E tappeti di gommapiuma messi uno sull'altro a formare una collinetta da scalare nel mezzo alla stanza. E i giochi venivano messi in mezzo, senza un'indicazione di come usarli. E i bimbi si sono messi a giocare in mille modi diversi: chi metteva a nanna bambole e mamme e le ricopriva con le stoffe colorate, chi scalava la collina, chi giocava a dare calci a tutti i palloni che si trovava tra i piedi, chi costruiva e distruggeva torri....un caos di piedini che correvano ovunque, e risate e capitomboli. E genitori che cercavano di dare inizialmente un ordine a quel mare di giochi ammassati e che alla fine si sono  adeguati al ritmo dei piccoli e si sono ritrovati a fare mantelli colorati, corone con anelli di gomma, porte da calcio con cubi di gommapiuma. Il tutto in un clima molto disteso. Nonostante ognuno facesse quello che voleva ho visto pochi, pochissimi scontri per un giocattolo tolto dalle mani di qualcuno. I bimbi hanno giocato molto con i propri genitori, e credo che questa cosa fosse prevista. Ma penso che in fondo si siano comportati in maniera abbastanza consueta per loro in quella stanza.
Dopo un'ora i giocattoli hanno cominciato a tornare nelle loro scatole e ai loro posti. Ed è apparso un telo verde. La maestra l'ha disteso per terra ed i bimbi (Erion in prima linea e ad una velocità incredibile visto che fino a 10 secondi prima stava scorazzando e sembrava che non desse attenzione a niente altro) si sono seduti. "Adesso i giochi sono finiti, tutti i giocattoli sono ritornati al loro posto e i bimbi hanno giocato bene. Ci siamo divertiti vero?". E lo ha chiesto a tutti i bambini, ad uno ad uno, dicendo loro come avevano giocato e che avevano fatto dei bei giochi ed erano stati molto bravi. Quindi li ha premiati tutti con un biscotto (o còcoto per Erion). E tutti sono rimasti (quasi tutti :-P) seduti finché non hanno finito di mangiarlo. Poi chi aveva finito si è alzato ed è uscito dalla stanza....
Che dire? E' stata una bella esperienza. Ho visto i bambini molto felici. Erion si è divertito tantissimo. Ha giocato con me e con Marco con tutti i giocattoli, ha scalato cubi e ci ha ballato sopra insieme ad altri bimbi, ha galoppato intorno a tutti per taaaanto tempo...era eccitatissimo, non so se per la stanza e quello che rappresenta in sé per sé o anche per la nostra presenza.
Sono proprio contenta che vada all'asilo...non potrebbe fare tutte le esperienze che fa lì se stesse sempre con noi. Lo facciamo giocare tanto, lo portiamo in giro, cerchiamo di fare cose che lo rendono felice...ma penso che le esperienze fatte al di fuori della stretta cerchia familiare lo facciano crescere moltissimo

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